Appassionati di street-art, buone notizie dalla Penisola. Se siete stanchi di avere a che fare con persone che confondono un tag con un’opera d’arte, con chi è convinto che la pittura sia morta del Seicento, con chi afferma che le opere pubbliche sono sempre un atto criminale, ecco, avete un nuovo paladino. Il suo nome è Kenny Random, nome d’arte di Andrea Coppo, padovano classe ’71.
Può essere definito, non a torto, il Banksy italiano. Certo con l’artista inglese non condivide né la sfuggevolezza né la capacità di raggiungere, inosservato, i più disparati luoghi del pianeta (dal Regno Unito alla barriera tra Israele e Palestina). Forse, a differenza di Banksy, non sarà neppure un artista di rilievo politico, ma dipingendo su muri di mattoni ha contribuito ad abbattere dei muri ideologici: la street art, almeno a Padova, è riconosciuta come arte a tutti gli effetti.
Se nella vostra vita vi è capitato di passare dalla città veneta sicuramente oltre al Prato della Valle, l’Orto Botanico o il Palazzo della Ragione, avrete notato le opere di questo artista, che oltre a riempire le mura cittadine con stencil e graffiti sin dagli anni ’80, si è dimostrato artista a tutto tondo, passando alla tela, alla decorazione di oggetti d’uso quotidiano, alla produzione di immagini per linee di abbigliamento per skaters, all’organizzazione di veri e propri art-events: basti pensare all’iniziativa The Gift, del dicembre 2012, quando disseminò per la città 32 opere e fornì tramite il suo sito e tramite Facebook gli indizi per il ritrovamento, permettendo a chiunque le trovasse di divenirne il legittimo proprietario.
Nel dicembre 2013 alzò il tiro con The Gift 2, lasciando in vari giorni e in vari luoghi della città 23 medaglioni numerati corrispondenti ad altrettante opere da distribuire in dono. E poi la consacrazione del mercato – che lo distingue da Banksy, ma contribuisce appunto a renderlo un’artista riconosciuto e non solo un graffitaro incappucciato –, con la vendita di un’opera per 30.000 euro al magnate russo Roman Abramovich, noto in Italia per essere il presidente del Chelsea.
Profili umani, folletti, arcobaleni, farfalle, gatti neri, sfondi colorati. Questi alcuni dei simboli di KennyRandom ormai entrati a far parte dell’immaginario padovano e non solo. Il legame con la città è così forte che comitati di cittadini si mobilitano per bloccare lavori a palazzi e condomini e preservare le opere di Andrea Coppo.
Se dire “Padova” fa venire in mente spritz e Lega Nord, sappiate che c’è anche altro. Chissà se invece Firenze è solo PD e lampredotto.
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